21 gen 2014

Lena Dunham e la rivincita della normalità

Confesso che all'inizio ero un po' scettica riguardo alla serie Girls, che era stata definita l'anti Sex and the city, perché anch'io facevo parte di quella schiera di ragazze cresciute negli anni 90 per le quali le avventure di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda erano un libro sacro sulle leggi vita e della moda, secondo solo a Vogue.

Dato il successo mediatico e la curiosità che mi contraddistingue da sempre ho guardato il primo episodio, poi il secondo...riducendomi a vedere le intere due stagioni in due notti (e confesso che mentre aspetto che la terza esca Italia sono in crisi d'astinenza).
Girls è la realtà storica delle 20enni di oggi, nuda e cruda...e anche un po' triste. Ed è frutto della brillante idea di Lena Dunham, una ragazza che a soli 25 anni è diventata autrice, produttrice e protagonista della serie. 


Ciò che si dice di lei è soprattutto che non sia una "bellezza convenzionale" e forse è proprio questa la chiave del suo successo. Perché diciamocelo, quante di noi avrebbero il coraggio di mostrare il proprio fisico, lontano dai canoni estetici imposti dalla nostra società, con tutti i suoi difetti, enfatizzandoli (!) senza vergogna e senza timore? 

E in tutta, e grazie a, la sua normalità si è guadagnata la copertina di Vogue, della quale ha dichiarato : Io so solo che ho sentito che Vogue mi ha appoggiata veramente e che ha voluto avermi rappresentata in copertina. Non mi sono mai sentita maltrattata; ero veramente felice perché mi hanno vestito e curato in un modo che riflette chi sono. (…) Non capisco come possa essere una brutta cosa vedere, Photoshop o no, una donna differente dalla tipica cover girl di Vogue.”
Quando le chiedono se vorrebbe avere un fisico perfetto lei risponde : "Non penso che mi piacerebbe molto. Ci sarebbero molto strane sfide che dovrei affrontare e che non affronto adesso. Non voglio vivere chiedendomi se le persone mi parlano perché ho un seno grande. Non essere la più figa dell’universo crea una barriera non male. Le persone che ti parlano sono quelle che sono interessate a te."

Ergo, è la mia nuova eroina.








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